BIGA ROMANA
IL TERMINE BIGA ROMANA (DAL LATINO BIS-IUGA) O “DUE CARRI” DESIGNA UN ANTICO CARRO TIRATO DA DUE CAVALLI.
La struttura della Biga era prevalentemente in legno, con l’obiettivo di fornire maggiore velocità per scopi militari e di combattimento. Ai suoi lati c’era un contenitore, che reggeva un’ascia da un lato e arco e faretra dall’altro.
Le biga furono utilizzate fin dalla prima età del ferro, probabilmente importate da coloni greci. Una biga nobile, rivestita di bronzo e orlo di ferro, è stata trovata in una tomba a S. Maria di Capua. Questi antichi mezzi di trasporto e di combattimento erano infatti famosi nella civiltà micenea. Dal V al IV secolo aC, le biga compaiono spesso su vasi e solai corinzi.
Biga con decorazioni in lamina metallica e figure riccamente scolpite testimoniano l’appartenenza a un nobile, e furono create probabilmente nel ‘400 a.C.
Alla fine, l’uso della biga da combattimento fu soppiantato intorno al V secolo dal cavallo, più adatto al combattimento.
Questa riproduzione in bronzo di un’antica Biga romana sfrutta l’antichissimo processo di fusione della cera persa, diffusa soprattutto in epoca ellenistico-romana. Le opere d’arte greche, più di altre, hanno attivamente esaltato le qualità del metallo. Attraverso il disegno a cera è possibile imprimere sul metallo ogni singolo dettaglio e variazione di forma nell’opera.
La duttilità della cera permette una fedele riproduzione delle forme originali, che verranno poi rifinite mediante scalpellatura. Con scalpello e bulino si ricreano tutte le forme grezze, prodotte dalla fusione. Questa caratteristica, tipica dell’antica tecnica del bronzo, trova piena applicazione nelle opere in bronzo della fonderia Di Giacomo.
Ogni opera d’arte richiede un’attenta cura, per garantire a chi commissiona e acquista l’opera un prodotto su misura. La glassa verde scuro sembra ricreare la scena della giostra bigas, come se accadesse davanti ai nostri occhi. Molte scelte sono possibili grazie alla tecnica della fusione a cera persa, così come i vari stili di smaltatura. Le possibilità per la smaltatura sono infinite, in modo che il lavoro finale sia di altissimo livello.