CERA PERSA ANIMA RIVESTITA E TONACA
Come già accennato nell’articolo precedente, l’anima viene rivestita di cera per ritornare alle dimensioni che aveva prima della cottura.
All’anima rivestita vengono applicati una serie di tubicini di dimensioni diverse, questi tubicini serviranno come sfiatatoi per la fuoriuscita della cera, di questo però parleremo nel prossimo articolo.
Sempre all’anima rivestita vengono applicati dei chiodi come sostegno per trasportare il “porcospino” così ottenuto.
Questa è una delle fasi più delicate della scultura in bronzo a cera persa.
Noi della Fonderia Artistica Di Giacomo cerchiamo di limitare al massimo il numero di sfiatatoi che vengono inseriti nell’anima rivestita, per poter effettuare un lavoro di cesellatura finale altamente accurato.
Sulla struttura così ottenuta, viene steso uno strato di creta detto tonaca, camicia o forma. La tonaca va a comporre il positivo della nostra scultura, ora infatti abbiamo: anima, negativo della scultura, cera, che definirà lo spazio per la colata di bronzo, ed infine il positivo costituito dalla camicia.
Andiamo a completare la descrizione del nostro secondo macrostep
descrivendo il processo che consentirà alla nostra struttura di liberarsi della cera (cera persa) che lascerà un intercapedine tra positivo e negativo, dove andrà a porsi il bronzo fuso.
Questo processo è la cottura della camicia, cottura che avviene ad una temperatura tale che fa sciogliere la cera interna, che cola attraverso gli sfiatatoi, e, contemporaneamente, fa indurire la tonaca.
Ora tutto è pronto per la colata del bronzo, ma questo sarà il prossimo pezzo della storia della fusione a cera persa.
Fonderia Artistica Di Giacomo, raccontiamo l’arte del bronzo.