LE RADICI DEL NOSTRO SUCCESSO
L’Antica Fonderia Artistica Giuseppe Di Giacomo nacque grazie al coraggioso intuito del capostipite Giuseppe, che negli anni che precedettero la prima grande guerra decise di fare propria l’esperienza accumulata in lunghi anni di lavoro presso la bottega che l’aveva visto, prima aiutante poi sostituto di suo padre, ritiratosi per anzianità.
Le divergenze di opinione con il proprietario della bottega su come realizzare il lavoro diventavano sempre più accese.
Lui fedele agli insegnamenti e segreti che il padre gli aveva lasciato e con un occhio teso all’innovazione fece il grande passo
Furono anni molto difficili, aveva lasciato la certezza di portare a casa di che sfamarsi e ciò gli procurò non pochi malumori, ma lui restò fedele alla sua idea che l’arte non poteva scendere a compromessi – ci saziamo delle espressioni estasiate di chi guarda ciò che facciamo- soleva ripetere.
L’amicizia consolidatasi in anni di frequentazione con il grande Vincenzo Gemito, sicuramente rese queste sue certezze più solide, e si finirono di consolidare quando tra gli artisti si sparse la voce che da Di Giacomo avevano opere perfette.
Le generazioni che si sono succedute hanno mantenuto altissimi i canoni di perfezione dei lavori realizzati, siano stati essi copie uniche che multipli.
Era titolare Vittorio, dell’Antica Fonderia Giuseppe Di Giacomo, quando una mattina entrò in ditta un giovane artista che aveva sentito parlare bene di questa fonderia, chiedendo se si poteva realizzare in multiplo, con la stessa perfezione del singolo, una sua creazione di oltre 2 metri:
Vittorio rimase per un po interdetto, un multiplo di quelle dimensioni nella storia dell’antica Fonderia Giuseppe Di Giacomo non era mai capitato e non conoscendo la persona che aveva innanzi pensò a uno scherzo e pensando, fammi vedere questo giovane dove vuole arrivare, chiaramente rispose di si.
Il giovane artista era il Maestro Mimmo Paladino che da allora ha voluto legare il suo nome a quello dell’Antica fonderia Artistica Giuseppe Di Giacomo per la gran parte della sua produzione scultorea.